In classe con la Pigotta

 

Maria Francesca Santoro,classe II A Secondaria di PrimoGrado-Specchia

Quest’anno il nostro Istituto, la Scuola  Secondaria  di Primo Grado di Specchia, ha aderito al progetto “Adotta una Pigotta”.

L:e  bambole di stoffa sono state cucite dalle mamme di alcuni alunni delle nostre classi. Il progetto prevede l’adozione di  una Pigotta per classe. Il ricavato  sarà poi  donato all’UNICEF per aiutare i bambini in difficoltà. Martedì 27 Novembre,  a turno le classi sono state invitate a collaborare  alla realizzazione delle Pigotte . Alcuni alunni  hanno realizzato i capelli con della lana di vari colori  e  le mamme hanno creato il corpo e i vestiti.

La Pigotta è una bambola adottata dall’Unicef come simbolo del sostegno all’ infanzia nei paesi poveri. È stata scelta la Pigotta, perché un tempo in Lombardia chi non aveva possibilità di comprare giochi  realizzava delle bambole di pezza con materiali poveri. La Pigotta, in dialetto lombardo  la bambola di pezza, oggi è diventata la bambola dell’UNICEF che aiuta ogni bambino in pericolo. Le Pigotte sono tante, colorate, uniche, realizzate a mano per l’UNICEF da grandi e piccini. Vengono confezionate nei centri per anziani, nelle scuole, nelle associazioni, ma anche in famiglia da mamme e nonne. Ogni Pigotta è il risultato della propria fantasia ed è per questo che è unica, diversa da tutte le altre. Ogni Pigotta adottata sostiene l’ UNICEF nel suo compito importante di raggiungere ogni bambino in pericolo, ovunque si trovi, portando vaccini, alimenti e assistenza. L’UNICEF ogni giorno lavora per garantire sopravvivenza e sviluppo a tutti i bambini e le bambine più vulnerabili perché tutti i bambini hanno diritto di crescere sani, giocare, andare a scuola e avere opportunità per il proprio futuro.

Questa iniziativa è stata un’occasione importante e utile per aiutare i bambini meno fortunati di noi!